Domenica 6 ottobre conosceremo il vincitore del premio letterario Nike 2019, il più importante di Polonia. Inaugurato nel 1997 dal quotidiano Gazeta Wyborcza e dalla fondazione Agora, il Nike è attribuito al miglior libro polacco dell’anno. Il vincitore verrà scelto tra una rosa di venti candidati attivi nei vari generi.
Sette saranno gli autori finalisti, che verranno svelati solo a settembre.
Scopriamo i candidati, alcuni già noti al pubblico italiano come Mariusz Szczygieł, Dorota Masłowska e Margo Rejmer.
I venti candidati longlisted al premio Nike 2019 in Polonia.
- Marek Bieńczyk “Kontener”, Wielka Litera (reportage);
Un diario intimo di fuga dal mondo e da se stessi, pieno di riferimenti letterari e scritto al ritmo dei respiri. - Dariusz Czaja “Gramatyka bieli”, Wydawnictwo Pasaże (saggistica);
Una serie di saggi dallo spirito antropologico che affrontano le esperienze di frontiera. In particolare tra ciò che è reale e ciò che non lo è. - Urszula Glensk “Hirszfeldowie. Zrozumieć krew”, Wydawnictwo Universitas (biografia);
La biografia di Ludwik e Anna Hirszfeld, medici di origine ebraica attivi durante e dopo la seconda guerra mondiale. - Jerzy Jarniewicz “Tłumacz między innymi”, Wydawnictwo Ossolineum (critica letteraria);
Una raccolta di saggi di critica letteraria e sulla traduzione letteraria. - Aleksander Kaczorowski “Ota Pavel. Pod powierzchnią”, Wydawnictwo Czarne (biografia);
Biografia dello scrittore ceco Ota Pavel, in Italia per Keller. - Aneta Kamińska “Autoportret z martwą naturą”, Wydawnictwo WBPiCAK w Poznaniu (poesia);
L’ultimo tomo di un’apprezzata poetessa contemporanea. - Marcin Kołodziejczyk “Prymityw. Epopeja narodowa”, Wielka Litera (romanzo);
Un romanzo satirico che racconta i tipi polacchi contemporanei in forma epica; - Marcin Król, “Do nielicznego grona szczęśliwych”, Wydawnictwo Iskry (saggistica);
Un saggio sul mondo contemporaneo, sulle luci e ombre della democrazia e non solo. - Jacek Leociak, “Młyny Boże”, Wydawnictwo Czarne (reportage);
Un discusso reportage sul ruolo di boia e carnefice della Chiesa polacca durante l’Olocausto. - Adam Lipszyc “Czerwone listy. Eseje frankistowskie o literaturze polskiej”, Wydawnictwo Austeria (critica letteraria);
Saggi sull’influenza del pensiero del filosofo cabbalista Jakub Frank sulla letteratura polacca. - Emil Marat “Sen Kolumba”, Wydawnictwo W.A.B. (romanzo);
Romanzo storico sulla figura di Kolumb, eroe della resistenza, gangster, sognatore… - Dorota Masłowska “Inni ludzie”, Wydawnictwo Literackie (romanzo);
Ultimo romanzo della scrittrice più talentuosa della generazione. Lingua hip-hop e distruzione simbolica dell’alta borghesia varsaviana. - Piotr Matywiecki “Do czasu”, Wydawnictwo Literackie (poesia);
L’ultima raccolta di versi di un poeta maturo arrivato a una grande consapevolezza artistica. - Marta Podgórnik “Mordercze ballady”, Biuro Literackie (poesia);
Una raccolta di versi poetico-musicali dal ritmo melodico e allusivo. - Małgorzata Rejmer “Błoto słodsze niż miód”, Wydawnictwo Czarne (reportage);
Un maestoso reportage sull’Albania socialista (recensito su PoloniCult). - Zyta Rudzka “Krótka wymiana ognia”, Wydawnictwo W.A.B. (romanzo);
Una vecchia poetessa affronta i ricordi della sua vita amorosa a partire da piccole immagini. - Juliusz Strachota “Turysta polski w ZSRR”, Korporacja Ha!art (romanzo);
Un uomo uscito dall’ospedale psichiatrico trova una vecchia guida turistica dell’URSS e la sfoglia iniziando un viaggio simbolico e onirico. - Mariusz Szczygiel, “Nie ma”, Dowody na Istnienie (memoir, reportage);
Ultimo libro del maestro del reportage Mariusz Szczygieł, questo di carattere più personale ed emotivo. - Joanna Tokarska Bakir “Pod klątwą. Społeczny portret pogromu kieleckiego”, Czarna Owca (storia);
Ricostruzione e analisi sociale del pogrom di Kielce del 4 luglio 1946. - Szczepan Twardoch “Królestwo”, Wydawnictwo Literackie (romanzo);
Il sequel del leggendario romanzo Król (presto in Italia) con le vicende di Jakub Shapiro e della sua famiglia durante la seconda guerra mondiale a Varsavia.