REPORTAGE/NON FICTION – 2015 –224 pp.
Autore: Cezary Łazarewicz
Titolo originale: Elegancki morderca
Presentazione
Tutti lo chiamavano ingegnere, era galante con le donne, affabile con gli uomini, rispettato da tutti quelli che conosceva. Nessuno avrebbe sospettato di essere al cospetto del serial killer più feroce del dopoguerra.
Fattori di vendita
- La storia vera e documentata del serial killer più attivo della Polonia socialista.
- Dall’autore di reportage più in voga del momento, vincitore del premio Nike 2017.
- Un’inchiesta ricostruita da documenti reali e testimonianze d’epoca.
- Scritto con l’intensità e la suspense di un grande romanzo noir.
- Il ritratto sociale, quasi mai visto in letteratura, della Polonia nei primi anni del socialismo reale.
Descrizione
Un uomo torna a Varsavia in automobile, e con un terribile dolore alla testa. Arrivato in città, scopre che nel suo cranio c’è un proiettile conficcato, di cui non ricorda nulla. Di fronte alle domande dei medici, è restio a raccontare la sua storia. È il 1955, e in pieno stalinismo dovrebbe spiegare troppe cose. Alla fine però cede. Contrabbanda valuta pregiata sul mercato nero, era andato a Cracovia per concludere un affare poi saltato, e il suo contatto lo ha risarcito con quell’auto. Del proiettile non ricorda nulla, ricorda però di essersi ubriacato e che l’ultima persona che ha visto è il suo contatto di Cracovia, un uomo distinto che tutti chiamano ingegnere.
L’ingegnere è un uomo elegante e cortese di nome Władysław Mazurkiewicz. Ha molti amici, una vita tranquilla, è gentile con tutti, nessuno sospetterebbe di lui. Quando però la polizia perquisisce la sua casa, sotto le assi del pavimento trova i corpi di due donne e la storia di Mazurkiewicz cambia. Il mite ingegnere finisce sui giornali e nei tribunali.
È l’assassino gentiluomo, è il fantasma di Cracovia.
In questo breve libro, Cezary Łazarewicz ricostruisce la storia del serial killer più famoso del dopoguerra in Polonia, autore di almeno 30 delitti in dieci anni. Attraverso il racconto degli eventi e le testimonianze di giornalisti e avvocati, agli occhi del lettore arriva il ritratto di un uomo di ghiaccio, dalla psicologia indecifrabile e dal passato oscuro: prima, collaboratore della Gestapo, poi della polizia segreta staliniana. Un uomo capace di omicidi a sangue freddo nel contesto di una Polonia in ricostruzione, spezzata tra la morale socialista di facciata e i vizietti di una classe di affaristi che non rinunciava ad arricchirsi.
Una storia vera, raccontata con il rigore di un giornalista e l’abilità narrativa di un grande scrittore.